Che ragazza affascinante, sembra davvero coraggiosa, si vede che ha un carattere forte e battagliero, proprio come Cornelia.
Indossa dei pantaloni blu, con una tuta color porpora e delle maniche lunghe gialle.
Capelli castani legati in un modo abbastanza ordinato.

Un abbigliamento un po' mascolino per una ragazza. Comincio seriamente a pensare che sia la sosia di mia sorella... di carattere però!

Intanto, incomincia a buttare vento, i rami degli alberi si muovono molto violentemente.
Che stia per arrivare una tempesta?? Già mi trovo in una situazione orribile! Ci deve mettere pure una tempesta per rovinarmi?
Fortuna che sono abbastanza coperta e riesco a sopportare il freddo.
"Hai ragione" le rispondo. "Penso che sia il caso di muoverci per trovare un accampamento, oramai il sole se ne sta andando per dare spazio alla luna e non credo che sia saggio restarsene qua, potrebbe essere pericoloso."

Decido quindi di alzarmi e camminare per non so dove.
"Ah! A proposito" mi giro di scatto.
"Non mi sono ancora presentata! Mi chiamo Euphemia Li Britannia, piacere!"
Non mi sono permessa di citarmi come Principessa. Non è il caso e soprattutto, per una volta, voglio essere trattata come una ragazza normale. Dato gli abiti, presumo che se ne sia già accorta ma preferisco per ora omettere il mio titolo di nobiltà.
Quando verrà il momento (il momento in cui saremmo diventate amiche), forse le dir tutto.

Castello?
Guardando meglio il suo vestito, per un attimo ho pensato che fosse un cosplay, invece è proprio un vestito di una certa... epoca.
Osservo anche i capelli che sono così lunghi, così lunghi ma così lunghi che... il Nilo è soltanto un righello di 10 cm in confronto!
Certo che è davvero strana per essere una ragazza di quell'epoca, mi chiedo quanti anni abbia.
Per sciogliere il ghiaccio, mi presento giusto per fare un po' di conversazione.
"Io sono Mami Tomoe, piacere!"

Quei strani cuccioli di draghi mi avevano attaccata ma grazie all'intervento autoritario della loro padroncina, smisero di attaccarmi. Ho cercato di abbassarmi per evitare i loro colpi, non potevo usare le mani per scacciarli via perché sapevo quali sarebbero state le conseguenze...
Per quale motivo l'abbiano fatto? Che abbiano scoperto dei miei poteri e temendo di essere una ragazza pericolosa, mi avranno attaccata?
La ragazza dice di chiamarsi Daenerys e si scusa per il comportamento poco lodevole dei suoi animaletti. Sembra davvero mortificata per quello che è successo.
"Non preoccuparti, va tutto bene." le rassicuro con uno dei miei sorrisi più sinceri che io abbia mai fatto.

Intanto anche la giovane sirena si è unita alla nostra conversazione, il suo nome è Ariel.
A guardarle, forse posso fidarmi ma sarebbe opportuno aspettare per avere un giudizio definitivo.
Esattamente come me, sembrano spaesate e confuse, vorrei confortarle ma purtroppo non sono adatta per queste situazioni del genere. Anzi, non faccio altro che creare disagi e malinconia per la mia diversità.

"Io sono Elsa, piacere di conoscervi. Sono una neo-regina e dopo la festa dell'Incoronazione, mi sono svegliata in questo posto senza una risposta in merito..."

Cammino cercando di ottenere una risposta a questo enigma.
Ma tutto ciò che ottengo è solo un camminare infinito, guardando gente che balla e ride, chi esce dalle botteghe o chi gioca con i bambini.
Sembra un po' un villaggio in stile fiabesco, non sospetterei che mi trovassi in un'altra epoca oppure in un altro mondo...
O se fosse una barriera di una strega?
Sgrano gli occhi in un modo pauroso per il pensiero formulato, eppure non dovrei averne paura, ho affrontato così tante streghe in vita mia...
Squadro ogni individuo che passa, oggi oggetto che mi capita davanti, cercando di cogliere le ipotesi giuste per capire se è una barriera di una strega.
Ho in mano la Soul Gem ma non emette nessun segnale, con ciò significa che questa non è una barriera.

Per un pelo! penso sbuffando.
Mi giro per chissà quale motivo fino a quando una fanciulla dai capelli biondi lunghissimi. Più biondi dei miei...
Scalza e con un vestito color viola e glicine, sembrava che avesse un viso simpatico.
A guardarla, sembrava turbata quanto me (per il mio stesso motivo? Chissà), penso che sia anche un po' più grande di età.
Mi avvicino a lei e le domando: "Qualcosa non va?"

Il mio shock è grande quanto quest'immensa spiaggia.
All'orizzonte non noto una, ma ben due figure femminili.
Cerco di avvicinarmi un po' per comprendere meglio la situazione.
Devo stare calma, posata e tranquilla. Non devo far uscire e mostrare a tutti le mie emozioni e le mie paure.

Devi celarlo, domarlo, non mostrarlo penso sempre mentre cerco di raggiungere quelle due sconosciute.
Anche se ho una paura folle e vorrei dar sfogo ai miei timori per tutto ciò che sto subendo, non voglio far la figura della donzella in pericolo. Voglio mascherare le mie insicurezze, i miei turbamenti, non mi piace essere guardata come una fifona piagnucolona.
Avanzo il passo senza essere troppo veloce né troppo lenta. Nel momento che le raggiungo e guardo meglio i loro visi, guardo anche i loro... ehm, fisici.
Per poco non congelavo tutto per lo shock. Mi ritrovo una che è completamente senza veli e non mi sembra nemmeno tanto indignata di non indossare nemmeno un indumento, essendo pudica, non posso fare a meno di essere spaventata. Che sia una donna come me, non posso certo far finta di niente. Misericordia che non era un uomo!
Controllo le mie emozioni e faccio finta come se io non avessi visto nulla anche se temo che ne sia già accorta della mia precedente reazione... dimenticavo, attorno a lei, ci sono addirittura tre draghetti. Non ho mai visto una ragazza così... strana. Però questa cosa mi rincuora, ho sempre pensato di essere una troppo diversa dagli altri a causa dei miei poteri.
Vedere persone un po' strambe con caratteristiche particolari rispetto alla gente "normale", mi fa sentire meglio perché questo significa che non sono l'unica ad essere diversa.

Osservo con attenzione anche l'altra fanciulla, che con stupore, scopro che è una sirena notando una coda invece che delle gambe.
Vorrei parlare ma mi sento un po' imbarazzata, non saprei che cosa dire e soprattutto, saranno affidabili? O saranno persone senza scrupoli? Non le conosco e data la situazione, potrei aspettarmi di tutto...
Intanto la ragazza nuda gesticola cercando di farmi comprendere qualcosa ma ahimè, il linguaggio gestuale non l'ho mai capito.

Sento i rumori della gente. Sento i cani abbaiare, i bambini che giocano felici, sento un profumo di dolci venire da chissà dove.
Trovo tutto questo piacevole e familiare, specialmente l'odore dei dolci.
Mi ricordo perfettamente quando mia madre, appena tornata da lavoro, mi preparava sempre delle torte squisite fatte con le sue mani.
Mi ricordo anche quando mi insegnò come farle. Erano momenti indimenticabili.
Sporcammo tutta la cucina: era davvero inguardabile ma dov'era il problema, in fondo, prima o poi avremmo dovuta pulirla e farla tornare come prima (anche se però, che fatica!).
Ciò che era importante, era passare momenti gioiosi con mia madre.
Mangiare i dolci e prendere un thè il pomeriggio, era un vero e proprio rituale nella mia famiglia. Un abitudine considerata quasi sacra.
Anche dopo la morte la morte dei miei genitori, continuavo sempre a preparare e a mangiare dolci anche se da sola.
Non avevo amiche e quindi non potevo invitare nessuno a casa.
Dopo la morte dei miei, le cose cambiarono drasticamente: io ero rimasta sola ma in compenso, per salvarmi dall'incidente di quel maledetto giorno, diventai una Puella Magi, ossia una maga, pronta a combattere contro le streghe, entità maligne che si nascondono in barriere magiche e nascoste.
Non mi pentì mai della scelta ma... a quale scopo? Perché impegnarsi a fondo per uccidere le streghe se poi nessuna poteva sapere e complimentarmi per le mie bravate eroiche? Certo, non sono così altezzosa e orgogliosa da pensarla in questo modo ma se la mia ricompensa era quella di avere un Greef Seed per purificare la mia Soul Gem, avrei preferito morire, lasciando il mondo assieme ai miei genitori.

L'ho sempre pensata così fino a quando, non conobbi Madoka Kaname e Sayaka Miki, due prescelte che come me, avevano la possibilità di esprimere un desiderio per diventare anch'esse maghe.
Da lì, ho incominciato pian piano a frequentarle, ho mostrato a loro tutta la mia esperienza tecnica nel campo di battaglia.
Peccato che la nostra amicizia stava per finire; nel momento che io cercavo di distruggere una strega mentre loro si beavano a guardare lo spettacolo, non feci i conti con la furbizia della strega che cambiando aspetto, mi decapitò, mangiadomi la testa...

UN MOMENTO.

Se appunto io sono morta perché sono stata uccisa dalla strega, perché mi ritrovo qui?!
Possibile che lo scontro con la strega fosse statosolo un sogno o anzi no, un incubo?
Ma se così fosse, perché non mi ritrovo a Mitakihara a scuola o a casa mia?
Solo adesso mi rendo conto della realtà della situazione... non può essere il paradiso, no.
Che io sia rinata per un nuovo scopo?