Nel momento che mi sono accovacciata a terra per la depressione, colgo l'occasione di vedere ai miei occhi una ragazza. Una ragazza con indumenti alquanto medievali.
Mi alzo per non farmi vedere abbattuta, c'è il caso che non sia un individuo affidabile, in fondo non la conosco.
E' sempre meglio stare all'attenti, come direbbe sempre mia sorella maggiore.
Ma nonostante tutto, almeno all'apparenza, sembra una fanciulla di buon cuore e cerco di fidarmi abbastanza.

A quanto pare, sembra che anche lei si sia perduta in questa foresta, vista la domanda.
Ma purtroppo non posso fare alcunché, considerando che mi ci trovo nella stessa situazione.
E soprattutto mi domando da quanto tempo sono qui, non ho un orologio o cellulare con me, nel momento che sono svenuta quando ho messo piede in questo posto, quanto avrò dormito? Quanto tempo sarà passato?

Chissà, forse è una cosa voluta dal destino: è una prova divina per farmi diventare più forte, d'altronde, ho sempre dovuto chiedere supporto agli altri per qualsiasi evenienza. Quando voglio, so essere coraggiosa ed anche di fronte ai soldati Giapponesi, non ho il timore di nominarmi ad alta voce Euphemia Li Britannia per salvare dei Britanni oppure dei Giapponesi come loro innocenti.
Ma non è niente in confronto a quello che sto passando adesso. Perché adesso sono sola, non ho strumenti con me adeguati per uscire fuori di qui, ho fame e sete ma non trovo nulla che possa soddisfare la mia gola e la mia pancia.
Mi ritrovo davanti ad una sconosciuta che forse potrebbe essere la mia ancora di salvezza.
"Sono mortificata ma non sono del posto e a dire il vero, anch'io mi sono persa."

Come ci si sente a trovarsi in un posto totalmente diverso dal luogo in cui vivi?
No che mi stessi perdendo qualcosa di eclatante e meraviglioso: come al solito, nel mio paese, era scoppiata l'ennesima guerra fra i Britanni e i Giapponesi. E nel momento che stavo cercavo di riappacificare la situazione al limite delle mie possibilità, senza neanche capire e trovare un motivo, mi ci trovo qui, in una fitta foresta senza trovare niente e nessuno. Niente animali, né persone. Solo alberi ricoperti di foglie gialle (probabilmente autunno?), il terreno pieno di foglie.

Dove cercare la strada di casa? E come ci sono finita qui? Questa non è una foresta che si trova nel mio Regno, mi sembra molto diversa.
Cammino e cammino, cercando di capire il territorio sconosciuto ma senza indugi.
Perdo le speranze: alla fin fine, sono solo una Principessa, una Principessa che sa solo il bon ton e parlare di pace e di bontà.
Non sono coraggiosa e caparbia come mia sorella... Non ho né la forza e l'esperienza necessarie per uscire da qui.

Mi mancano in un modo terribile i miei parenti, anche quelli che detestavo all'epoca. Vorrei possedere anche un minimo della forza di mia sorella Cornelia ed anche quello di Suzaku.
Mi accovaccio a terra, ben sapendo che così non avrei ottenuto nessuna soluzione.

Mi sento strana. Non mi sono mai sentita così... libera. Apro gli occhi e guardo una spiaggia e un mare intenso blu. A riva, l'acqua è di un turchese cristallino, è così trasparente che è meglio di uno specchio.
Osservo l'acqua guardandomi nel riflesso e per lo stupore, urlo per il cambiamento d'aspetto. Cosa era successo?! Perché ho una treccia sciolta e i capelli piuttosto disordinati? Perché ho questo vestito così inusuale, così scollato, con un lunghissimo mantello? Ma soprattutto... Dove sono finiti i miei guanti?
E la festa dell'Incoronazione? Anna? Il Principe Hans? Gli altri invitati?
Ricordo solo il litigio tra me e mia sorella e dopo aver dato sfogo ai miei poteri, sono scappata da tutto e da tutti e da lì non ho più capito nulla.
Sono preoccupata. Come farò a tornare a casa? Cosa penserà il mio popolo delle mie maledizioni? Devo ritornare al Palazzo per risolvere la questione, soprattutto con mia sorella.
Mentre sono afflitta da questi turbamenti, non mi accorgo che dietro di me c'è una fanciulla che dall'aspetto, sembra anche lei piuttosto preoccupata.
Anche lei si sarà trovata qui per caso?