Il tono della nuova sconosciuta non è uno dei più amichevoli ma cerco di non essere permalosa. Anzi, a dire il vero, non ce ne bisogno: può essere scontrosa e arrabbiata proprio perché si è persa qui senza un motivo e invece di piangere o di essere triste, si sfoga arrabbiandosi. Non che adesso lo sia, ma dato il tono con cui mi ha rivolto, di certo adesso non sia, come dire... simpatica?

Piuttosto, vedo di essere cortese, per evitare battaglie (che parolona grossa...) inutili.
Rispondo alla sua domanda: "Sì, anche noi ci siamo perse, io mi trovavo a Mitakihara e all'improvviso mi sono ritrovata qua. Mi presento, sono Mami Tomoe."
A guardare meglio la ragazza, sembra una Principessa, con un abito viola e una corona in testa.
I capelli lunghi blu... pure lei una tipetta un po' particolare.
Ma a differenza di Rapunzel che è aperta e solare, per ora questa mi dà l'impressione che sia una tipa riservata e solitaria.
Oh no, mi tocca vedere una Homura Akemi 2.
"Posso sapere il tuo nome?" le domando con un sorriso, per farle capire che non sono una nemica.

Senza volerlo, ho spaventato due povere fanciulle. Ottimo lavoro Hans, sei un genio.
La bionda mi guarda con un fare sospetto (ma penso che sia spaventata) e la castana cerca in qualche modo di avvicinarsi a me.
E' meglio che io metta a posto la situazione, per far capire a loro che non sono un nemico.
"Vi chiedo scusa donzelle" le rispondo con un sorriso debole ripensando ai miei turbamenti. "Purtroppo non ero in me e cercavo di..." Non riesco a trovare le giuste parole per il panico. "Di sfogarmi! Ecco. Sono mortificato di avervi spaventate ma vedete, anch'io mi sono perso e mi sono ritrovato qua senza un motivo."
Faccio una breve pausa. Non penso che le due ragazze mi saranno d'aiuto ma penso che un po' di compagnia mi farà bene, almeno a livello psicologico.

Una volta ritornato ad Arendelle, metterò in atto il mio piano?
Questo non lo so, adesso mi sento strano.
Se pochi minuti fa dicevo di conquistare un chissàcosa, adesso è come se fossi insicuro di me stesso.
Questo perché la mia mente sta ben riflettendo le future conseguenze ma soprattutto, una volta che io sarei diventato re, non sarebbe cambiato nulla. Dentro di me conserverò sempre l'odio e il rancore per i familiari che quest'ultimi, seconde me, saranno totalmente indifferente della mia bravata.

Una parte di me vorrebbe conquistare, impossessare, per diventare più forte e valoroso ma allo stesso tempo, un'altra parte (più ragionevole e calma) mi dice di lasciar tutto e di essere semplicemente me stesso, posso fare grandi cose, senza a compiere atti terribili.
Quale sarà la mia decisione futura?

Talmente che il mio ghiaccio è illimitato di potere, penso proprio che i suoi adorati animaletti sputa-fuochi non potrebbero fare nulla contro di me.
E' meglio che stia attenta quando si rivolge a me con questo tono o prima che diventi una bella statuina di ghiaccio.

Non lo farei mai, non avrei il coraggio però è meglio che si guardi sé stessa: non amo essere trattata in quel modo.
Soprattutto se non è colp-, no a dire il vero, mi sento responsabile per ciò che è accaduto ma oramai l'ho detto più di una volta della mia situazione abbastanza particolare. Se solo avessi i guanti, non causerei problemi.
Il fatto è che Daenerys, per quanto abbia perso i suoi cari a causa della sua magia (e questo mi spiace davvero molto), non può prendersela con me quando poi, prima di fare la bacchettona, dovrebbe prima mettersi nella mia posizione.
Non mi va neanche di lasciarle l'ultima parola pronta.
"Tranquilla" le dico con un tono freddo, come un pezzo di ghiaccio. "Non ho paura dei tuoi draghi. Le mie paure più grandi sono altre."
Ripenso anche ciò che ha detto Ariel: in effetti, dormire sugli alberi non è di certo conveniente e soprattutto, sarò mai capace di scalare un albero?
"Non penso che dormire sugli alberi possa essere sicuro, lo potremmo fare soltanto se poi non riusciremo a trovare una grotta o una capanna."