Per un attimo, avevo visto Kayley abbozzare un sorriso, mi sarò immaginata?
Mi racconta un po' della storia e la trovo... come dire... spassosa. Certo, non è bello litigare con i genitori, specialmente quando stai per crescere e vuoi incominciare a vivere la tua vita per conto tuo e i tuoi te lo impongono, ma la sua è davvero simpatica!
In effetti, un litigio del genere lo facemmo io e mia sorella Cornelia: lei mi giudicava snob per la mia troppo femminilità ed eleganza ed io la giudicavo del suo essere troppo maschiaccio e mascolina.

"Sai, io ho una sorella maggiore che è proprio come te!" le dico sorridendo.
"Io amo gli abiti principeschi e i merletti, mia sorella è il totale opposto! Comunque sì, procediamo in questa direzione...
Piuttosto, hai una sorella?" le domando giusto per intavolare una discussione senza che rimaniamo zitte per troppo tempo sentendoci a disagio.

L'idea di Ariel mi sembra ottima. Cerco di aiutarla, raccogliendo i frutti anch'io. Vedo delle mele che hanno davvero un bell'aspetto.
Inizialmente ho non poche difficoltà perché non faccio altro che congelarle involontariamente ogni qualvolta che le sfioro con un dito.
Ma cercando di stare più rilassata e meno tesa, riesco a prendere la frutta dagli alberi senza congelarli.
Sto man mano imparando a controllarli e questo mi rende felice. Ripenso ancora al pupazzo di neve che avevo purtroppo scongelato.
Sembrava proprio quello che facevo da piccola! Chissà, quando ritornerò a casa (se ritornerò...), lo creerò per farglielo vedere ad Anna. Sicuramente, anche se i suoi ricordati sono bloccati per l'incantesimo del Troll, sicuramente avrà un lieve del ricordo del nostro pupazzo.

Prima o poi, dovrò rivelarle la verità. Non so quando, come e dove ma lo farò.
Forse quest'avventura mi farà bene: da quando sono qui in questo posto sconosciuto e sto conoscendo meglio Daenerys e Ariel, mi sento diversa.

Dopo aver raccolto abbastanza frutta, li dispongo a terra e per idratarmi, bevo un po' d'acqua dal ruscello.
Stranamente, nel momento che urto la bocca con la acqua per bere, diventa fredda, troppo fredda.
Lo era già a dire il vero ma toccando io l'acqua, avevo fatto diminuire terribilmente la temperatura del ruscello.
Quasi congelata.
Devo ancora fare parecchio allenamento per controllarli. La cosa che mi preoccupa è Daenerys che in quel momento si stava immergendo i piedi nel ruscello per rinfrescarsi.
"Scusami" le dico io con aria mortificata. "Penso che sia ancora lontano il giorno in cui controllerò a dovere i miei poteri.
Spero davvero che tu stia bene!"

Ascolto attentamente i loro discorsi: sembra che le due fanciulle (e che belle fanciulle!) si siano perse. Completamente sperdute.
Cosa faccio? In fondo anch'io mi trovo nella loro stessa situazione. L'unica differenza è che un uomo sa come affrontare certe evenienze, una donna no.
E se io, anche se fossi un uomo, non riuscirei comunque a proteggerle?
Rammento le frasi disprezzanti dei miei fratelli nei miei confronti. "Puah! Sei solo un poppante! Tu fare l'eroe? Cresci e poi vedremo..."

Da bambino ho sempre desiderato essere un eroe, salvare gli altri e difendere la giustizia.

Che ipocrita che sono... Prima affermavo di diventare un eroe e poi vado in un regno straniero per compiere una strage. Hans sei soltanto un fallito, ecco che cosa sei. La mia voce interiore mi riporta alla realtà affermando duramente la verità.
E' vero, che cosa sono io? Ah, non lo neanch'io. Un Principe? Beh sì ovvio ma forse solo formalmente ma sostanzialmente parlando non sono davvero nessuno. Senza che me ne accorgessi, le lacrime mi rigano le guance. NO. NON DEVO PIANGERE. Non sono più un bambino. Anche se qui non ci sono i miei fratelli, non voglio dar la soddisfazione di farmi vedere in questo stato. Voglio dimostrare a chiunque quanto valgo.

"Non mi interessa che cosa sono io, che vadano al diavolo tutti!" urlo senza pensarci.
Solo un instante mi accorgo di aver alzato troppo la voce e catturando probabilmente l'attenzione delle due fanciulle.

Abbandonando la spiaggia, ci ritroviamo in una foresta, decisamente simile a quella vicina nel mio Regno. Ora che ci penso, dopo aver congelato il mare, superandolo, stavo per raggiungere la foresta. Ma i miei ricordi sono ancora bloccati e questo è l'ultimo dettaglio che mi ricordo.
Daenerys si approfitta per bere e senza neanche pensarci, assaggia un frutto caduto dall'albero.
Sembra davvero affamata notando la sua voracità nel mangiarlo.
Di un villaggio o un abitante ancora niente: chissà per quanto tempo rimaneremo sole a noi stesse senza con il supporto di una persona.

Per qualche strano motivo, all'improvviso creo una magia con le mie mani. Rammento i giochi che facevo con mia sorella.
Pupazzi e palle di neve, strati di ghiaccio per sciarci, i miei poteri erano solo un divertimento, nulla di più.
Da bambina inventai anche un pupazzo di neve chiamandolo Olaf e cambiando il tono della mia voce, recitavo sempre questa frase: "Ciao, io sono Olaf e amo i caldi bracci!"
Anna ne andava matta per quel pupazzo, e pensare che lo trattavamo come se fosse una persona vera.
Senza neanche rendermene conto, ho creato un pupazzo di neve parlante. Per lo spavento, annullo l'incantesimo e sciolgo il povero pupazzo di neve.
Non mi ero mai resa conto di poter dare la vita al ghiaccio e alla neve.
Da piccola li potevo già creare ma non farli diventare come dei veri esseri viventi. Che con il tempo i miei poteri sono aumentati e diventati più forti e potenti?
Incomincio veramente a pensare che il mio ghiaccio può essere una salvezza e se riuscirò a controllarlo a dovere, di certo non sarà un timore per coloro che mi stanno attorno.

Finalmente Rapunzel si accorge del mio vestito "strano" e mi squadra con curiosità.
Anch'io la osservo di nuovo, notando ancora quei capelli lunghissimi. Ma non sono così fastidiosi per lei?
La gente che all'inizio sembrava di stare per i fatti suoi, incomincia a guardarci. Alcuni per la mia divisa da maga, altri per i capelli di Rapunzel.
Ripenso ancora allo scontro con la strega, ancora non capisco perché io mi trovi qui. Sarà un sogno, un incubo... vorrei capire cosa sta succedendo.
Eppure tutto questo sembra così vero, reale, non è un illusione! Ma non è stato nemmeno un sogno l'avvenimento della mia morte.
Voglio trovare al più presto una risposta. Devo capire perché non sono morta (oppure in questo caso, rinata) e perché mi trovo indietro (o avanti?) nel tempo...
Cerco però di non pensarci, soprattutto in questo momento che sto facendo amicizia con Rapunzel.
"Rapunzel, i tuoi capelli sono davvero lunghissimi che hai catturato l'attenzione di quasi tutta la gente!" le dico ridendo.
Ma non solo, noto che la gente stia osservando un'altra ragazza, con una corazza addosso e con dei capelli blu notte.
Anche lei ha un aspetto decisamente fuori dagli schemi e osservando il suo volto, sembra molto turbata. Che anche lei si sia persa qui senza un motivo?
Per un attimo abbandono Rapunzel facendo cenno di seguirmi per conoscere meglio quella nuova ragazza.
"Ciao, ti sei persa?"